MILANO – Possibile per la Regione Lombardia attendere magari il bilancio di assestamento di luglio per integrare le risorse a favore dei caregiver dei disabili, riunitisi l’altro ieri in protesta sotto Palazzo Pirelli per protestare contro i tagli decisi da una delibera di fine anno. Il governatore Attilio Fontana pare aprire all’ipotesi a margine di una conferenza stampa in Regione. La richiesta delle associazioni per integrare i tagli agli assegni mensili a chi si occupa dei propri congiunti disabili è di 10 milioni.
“La situazione non è determinata da mancanze di Regione Lombardia e questo non lo dice mai nessuno. Noi veniamo accusati, ma abbiamo messo le stesse risorse (dell’anno scorso)“, osserva il presidente, tuttavia “cercheremo, facendo i miracoli, perché il bilancio è quello che è, di recuperare delle ulteriori risorse per cercare di risolvere questo problema”. Qualcuno gli chiede se si riuscirà a raggiungere la quota di 10 milioni, ossia l’ammanco denunciato dalle associazioni. “Stiamo vedendo e ripeto, il bilancio è quello che è. Stiamo grattando, se troviamo risorse noi le mettiamo finché si può. Su questo non ci sono dubbi”.
Insomma, per Fontana “il problema è che alcune delle risorse statali che ci venivano trasferite, invece che consegnate direttamente ai caregiver, sono state utilizzate, secondo una disposizione del governo che risale al provvedimento dell’allora ministro Orlando, destinandole all’acquisizione di servizi, e questo- osserva Fontana- è ovvio che non dà una risposta che le famiglie vorrebbero. Noi ci prendiamo tanti sberloni anche se non abbiamo nessun tipo di responsabilità in questo senso“.
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