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Tokyo 2020, Massimo Stano vince l’oro nella marcia 20 km

BariTokyo 2020, Massimo Stano vince l’oro nella marcia 20 km

Dalla nostra inviata Erika Primavera

TOKYO – Massimo Stano è medaglia d’oro nella 20 km di marcia ai Giochi Olimpici di Tokyo 2020. All’Odori Park di Sapporo l’azzurro ha chiuso in 1h21’05 e ha preceduto sul traguardo i due giapponesi Koki Ikeda e Toshikazu Yamanishi. Quello del 29enne pugliese è il settimo oro dell’Italia ai Giochi giapponesi, per un totale di 33 medaglie conquistate dalla delegazione azzurra.

UNA VITTORIA DI TESTA

“La dedica è per mia figlia Sophie e per mia moglie Fatima, che mi supporta e mi sopporta. E ovviamente per Patrizio e tutto il gruppo che mi ha aiutato nel cammino verso l’Olimpiade. Sono veramente contento ma incredulo, devo ancora realizzare, non voglio andare a dormire per non svegliarmi, come ha detto Tamberi”. Così il campione olimpico della 20 km di marcia, Massimo Stano. “Oggi il mio team manager di squadra, Sergio Baldo, mi ha telefonato e mi ha detto: ‘Massimo non c’è due senza tre’. Ovviamente non è di facciata ma ringrazio le Fiamme Gialle che mi ospitano e le Fiamme Oro, la mia squadra: sono un ibrido, funzioniamo insieme con la Nazionale e la maglia dell’Italia”.

“Ho sofferto dall’inizio, non ho mai avuto ottime sensazioni ma negli ultimi due mesi mi sono ripetuto sempre che sono il più forte del mondo, e anche in gara ho lavorato molto mentalmente. Un mese e mezzo fa con l’infiammazione al bicipite abbiamo dovuto frenare un po’ gli allenamenti e ciò che non ho guadagnato con il lavoro, ho dovuto compensarlo a livello mentale – racconta l’azzurro – Questa strategia mi ha dato fiducia, così come le medaglie di Jacobs e Tamberi mi hanno dato una spinta in più, il ringraziamento è anche per loro”. Quanto alla gara di oggi, Stano spiega che “è stata dura. Era caldo e umido come piace a me: ho sperato che piovesse e uscisse poi il sole proprio per alzare l’umidità, perché so che in queste condizioni io soffro meno degli altri, a quanto pare”

DAGLI INFORTUNI ALL’ISLAM, CHI È IL TERZO ORO AZZURRO NELLA STORIA DELLA 20 KM

Massimo Stano, campione olimpico nella 20 km di marcia a Tokyo 2020, è nato a Grumo Appula, in provincia di Bari, il 27 febbraio 1992. È tesserato per le Fiamme Oro ed è allenato da Patrizio Parcesepe nel Centro sportivo di Castelporziano, sede delle Fiamme Gialle che lo ospitano grazie a un accordo interforze. Per l’Italia si tratta della terza medaglia d’oro nella 20 km di marcia, dopo quelle di Maurizio Damilano a Mosca 1980 e Ivano Brugnetti ad Atene 2004.

Stano si è avvicinato all’atletica nel 2003 praticando il mezzofondo, ma nel 2006 ha scelto la marcia sotto la guida di Giovanni Zaccheo anche sulla pista di Molfetta. Nel 2013 è stato quarto nella gara dei 20 km agli Europei under 23 di Tampere ma in seguito ha ricevuto il bronzo per la squalifica del russo Bogatyrev. Dall’ottobre di quell’anno si è trasferito a Sesto San Giovanni (Milano) per essere seguito dall’ex ventista azzurro Alessandro Gandellini. Una serie di infortuni, microfrattura alla tibia destra nella primavera del 2015 e a quella sinistra nel 2016, lo hanno convinto a entrare proprio nel gruppo di Parcesepe a Castelporziano. Nel marzo 2018 è tornato a vincere un titolo italiano sulla 20 km migliorandosi di oltre un minuto, quindi il terzo posto nei Mondiali a squadre con l’argento per team e la quarta piazza agli Europei di Berlino, a un solo secondo dal podio. Ha realizzato il primato italiano nel giugno 2019 con 1h17:45 a La Coruna. Nel 2021 dopo uno stop per una periostite è rientrato con l’ottavo posto agli Europei a squadre.

Programmatore informatico, vive a Ostia ed è sposato dal settembre 2016 con Fatima Lofti, originaria di Varese e figlia di due marocchini, anche lei con una carriera nella marcia. Per amore della moglie si è convertito all’Islam, hanno una bambina di pochi mesi che si chiama Sophie: a lei è dedicata l’esultanza con il pollice in bocca sul traguardo di Sapporo.

IL FRATELLO IDRAULICO: “CHE GIOIA, L’HO SEGUITO MENTRE MONTAVO CLIMATIZZATORI”

Gaetano Stano ha 33 anni ed è il fratello maggiore di Massimo, l’atleta di Palo del Colle (Bari) che ha conquistato l’oro nella 20 chilometri di marcia alle Olimpiadi di Tokyo. “Stavo lavorando, faccio l’idraulico e ho seguito la gara mentre montavo due climatizzatori. Ho seguito la marcia un po’ dal telefonino, un po’ in tv ma quando ha vinto non sono riuscito a trattenermi e ho urlato di gioia anche se ero da un cliente”, racconta alla Dire. Che si prova a essere fratello di un campione olimpico? “È una gioia indescrivibile, una sensazione meravigliosa. Massimo si allena da quando aveva 14 anni: è stato sempre il suo sogno – aggiunge il fratello Gaetano – Poi è entrato in Polizia e ha continuato ad allenarsi. Stamattina presto gli ho mandato un messaggio di incoraggiamento. Poi dopo la vittoria gli ho scritto per complimentarmi per l’impresa ma non mi ha ancora risposto, immagino sia indaffarato”, sostiene Gaetano sicuro che sentirà il fratello in serata. “Gli dirò che sono orgoglioso di lui”, conclude.

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