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Stellantis conferma impegno nell’economia circolare, 2 mld al 2030

AttualitàStellantis conferma impegno nell'economia circolare, 2 mld al 2030

Alison Jones: puntiamo ad aumentare i ricavi di dieci volte
Milano, 19 giu. (askanews) – Stellantis conferma e rafforza il proprio impegno nell’economia circolare sviluppando diverse attività legate al riciclo con la controllata Sustainera. Fra queste, il riciclo dei veicoli da rottamare attraverso il piano Valorauto in Francia, il riciclo dell’alluminio dei cerchi in lega in Nord America, liquidi aftermarket riciclati per lavaggio vetri e per i radiatori e, a tendere, il riciclaggio delle batterie per il recupero di terre rare, come previsto dai regolamenti Ue a partire dal 2031. Le Iniziative sono state presentate da Alison Jones, vicepresidente senior dell’economia circolare globale di Stellantis all’International Automotive Recycling Congress 2024 (Iarc) ad Anversa in Belgio.
“Dal lancio di Sustainera nel 2022, abbiamo ottenuto risultati molto positivi nella rigenerazione dei componenti, nel riciclaggio delle batterie e nei veicoli a fine vita”, ha affermato Jones. “Rimaniamo impegnati a raggiungere l’obiettivo di aumentare di dieci volte i ricavi del riciclo e raggiungere oltre 2 miliardi di euro di ricavi dell’economia circolare entro il 2030 – pienamente in linea con il piano strategico Dare Forward 2030 di Stellantis”.
Da gennaio 2024 Stellantis offre ai privati e ai concessionari in Francia, Belgio e Lussemburgo un servizio di gestione dei veicoli a fine vita attraverso la piattaforma Valorauto. Qualunque sia la marca e la tipologia del motore (termico, ibrido o elettrico), Valorauto offre un servizio completo, con ritiro gratuito e un ritorno economico per tutti gli attori coinvolti.
Valorauto, è il fornitore di servizi della joint venture Sustainera Valorauto tra Stellantis e Galloo, uno dei principali attori nel riciclaggio auto. La joint venture lavora con strutture selezionate per il ritiro dei veicoli, lo smantellamento e il recupero di parti da riutilizzare o da rigenerare, comprese le batterie dei veicoli elettrici che possono essere riutilizzate anche in progetti di seconda vita come accumulatori di energia. Una strategia pensata per rispettare il Regolamento europeo sulla responsabilità delle case auto e la legge francese sull’economia circolare o Agec. L’intenzione è quella di offrire i servizi Valorauto nei principali paesi europei.
Nell’ambito invece del ciclo chiuso dei materiali, Stellantis ha sviluppato il riciclaggio per i cerchi in lega nel mercato Usa con il partner Real Alloy. I cerchi a fine vita vengono raccolti direttamente dai concessionari e poi fusi nell’impianto di Kokomo per essere riutilizzati per produrre componenti di motori e cambi.
Allo Iarc Sustainera ha presentato anche i primi due prodotti riciclati per completare l’offerta 4R (parti rigenerate, riparate, riutilizzate, riciclate) della divisione Parts & Services. Si tratta di un liquido lavavetri composto al 100% da alcool rigenerato da solventi industriali riciclati che, a differenza dei liquidi tradizionali a base di metanolo/etanolo, riduce l’impatto ambientale a parità di prestazioni. Il liquido non utilizza coloranti e rimane efficace anche a temperature fino a -20 gradi. L’altro prodotto è un liquido refrigerante a base di glicole monoetilenico riciclato al 100% da scarti di produzione industriale. E’ in grado di proteggere il motore contro la ruggine, il surriscaldamento e il gelo (-25° gradi), è compatibile con elastomeri e metalli comuni e può essere utilizzato anche da veicoli di altri brand. Anche gli imballaggi dei liquidi sono costituiti da almeno il 50% di plastica riciclata.
Guardando avanti la sfida è sulle riciclo delle batterie dei veicoli elettrici. Nel suo intervento Alison Jones ha ricordato il memorandum che Stellantis ha firmato con Orano per una joint venture per la gestione delle batterie e degli scarti delle gigafactory sia in Europa che in Nord America. Una strategia che rafforza la posizione di Stellantis nella catena del valore delle batterie, fornendo cobalto, nichel e litio necessari per l’elettrificazione nel rispetto della direttiva Ue del 2031 che prevede l’utilizzo di materie prime riciclate nelle produzione di batterie.

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