ROMA – Dopo le maglie dei calciatori con la scritta in alfabeto Braille, l’AC Reggiana ha scelto di destinare alla partita di venerdì con il Cosenza l’evento-test per un nuovo servizio di audiodescrizione per spettatori non vedenti o ipovedenti.
Tutto avverrà grazie al supporto dell’azienda partner GIS Air Compressors, da sempre sensibile alle tematiche sociali anche al di fuori del mondo granata, e di CMT Translations, realtà specializzata nel rendere fruibile il processo comunicativo tra codici diversi e per questo ideatrice di “Connect Me Too” (⠉⠕⠝⠝⠑⠉⠞⠀⠍⠑⠀⠞⠕⠕). Si tratta del sistema di audiodescrizione che consente a tifosi ciechi, ipovedenti e pluridisabili visivi di vivere l’esperienza sportiva e farli sentire parte integrante dell’evento. Il servizio si basa su una piattaforma completamente digitale connessa alla rete 4G e può essere facilmente utilizzata dagli utenti avvalendosi del proprio smartphone. “Connect Me Too” permette la divulgazione di una radiocronaca iperdescrittiva realizzata da un professionista del settore, capace di raccontare non solo l’evento clou ma descriverne dettagli e sfumature, ad esempio ciò che accade fuori dal campo o in tribuna, e trasmettere l’atmosfera che si respira rendendo l’esperienza emozionante e unica.
L’evento di venerdì sarà il capitolo iniziale di un nuovo progetto sociale che Reggiana (⠗⠑⠛⠛⠊⠁⠝) metterà a sistema nella prossima stagione, con il fine di rendere fruibile ai disabili visivi – ad oggi in Italia sono circa 360mila le persone non vedenti ed oltre 1.5 milioni quelle ipovedenti – un’opportunità speciale per vivere le gare casalinghe. Un’opportunità per sfruttare le tecnologie del “Mapei Stadium – Città del Tricolore” che, anche grazie a questa nuova dimensione comunicativa, si rende sempre più accessibile e a portata di tutte le persone. L’iniziativa di Reggiana fa da apripista per la Serie B italiana e segue gli esempi di Milan (promotore dell’iniziativa), Inter, Genoa, Lecce e perfino la Nazionale Italiana, e di Varese nel mondo del basket.
“Proseguiamo il percorso iniziato a febbraio con le maglie in Braille e dedicato alle persone con disabilità visive, tema che trattiamo con cura e attenzione come Reggiana si prefissa di fare rispetto alle diverse tematiche sociali – ha detto il vice presidente e dg della Reggiana, Vittorio Cattani – Si tratta di un’attività che troverà ulteriore riscontro nella prossima stagione, rendendo le nostre partite un evento da vivere al massimo da parte di tutti. Ringrazio GIS, CMT e Mapei per dare supporto con sostegno, tecnologie e strutture al nostro progetto”.
“Stiamo assistendo a una crescente attenzione verso la disabilità da parte del mondo del calcio, che sempre più spesso si prodiga per promuovere iniziative legate a inclusione, accessibilità e partecipazione – ha detto Tony D’Angelo, direttore commerciale di CMT Translations – Con la partita di venerdì, “Connect Me Too”, già impiegato in importanti match di squadre di club e anche della Nazionale italiana, debutta per la prima volta in Serie B. Siamo orgogliosi di questo straordinario risultato e ringrazio sentitamente Reggiana e la società Mapei, proprietaria del Mapei Stadium, per la sensibilità dimostrata nei confronti dei tifosi granata e della disabilità”.
“Il sistema di audiodescrizione per tifosi ciechi, che si attesta all’interno della policy 4 UEFA – Calcio per tutte le abilità, è stato lanciato da alcuni club di Serie A e viene ad oggi utilizzato in pianta stabile dalla nostra Nazionale maggiore maschile – ha dichiarato Edoardo Gargiullo, Responsabile Licenze UEFA della FIGC – È davvero un piacere che anche un club di Serie B possa offrire questo servizio e dimostra ancora una volta come tali attività virtuose possano essere implementate con costi contenuti rappresentando un importante valore aggiunto per tutto il territorio limitrofo. Dal mio punto di vista è doveroso congratularmi con Reggiana, auspicando che questa iniziativa possa poi essere replicata in numerose ed ulteriori occasioni”.
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