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Reddito di cittadinanza, Meloni: “Il governo non intende tornare sui suoi passi”

BariReddito di cittadinanza, Meloni: “Il governo non intende tornare sui suoi passi”

ROMA – Dal salario minimo al reddito di cittadinanza ma anche dl Omnibus e droga. Sono questi alcuni dei temi affrontati da Giorgia Meloni nella sua rubrica social “Gli appunti di Giorgia”.

“Il Cdm ha approvato diverse misure, la più importante è la tassazione sui margini ingiusti delle banche. Viviamo in una fase complicata e la risposta della Bce è stata di intervenire con una politica molto decisa dei tassi di interesse. Così aumentano i prezzi, il costo del denaro e dei mutui, dei prestiti esistenti e porta ad una contrazione dell’economia. Per noi è fondamentale che il sistema bancario si comporti in modo corretto”. Così spiega la presidente del Consiglio. “Stiamo registrando utili record da parte di molti istitui bancari, per questo siamo intervenuti con la tassazione del 40$ sulla differenza ingiusta del margine di interesse, ovvero la differenza tra l’ammontare degli interessi passivi e attivi delle banche”, aggiunge.

RDC. MELONI: TOLTO ALL’IMPROVVISO? FALSO, ERA IN NOSTRO PROGRAMMA E MANOVRA

Al centro del suo intervento anche il reddito di cittadinanza: “Abbiamo tolto il reddito di cittadinanza da un giorno all’altro? Falso. Era scritto nel programma di centrodestra e poi nella legge di bilancio”, afferma. “Sul reddito di cittadinanza ho letto e sentito polemiche e falsità. Provo a fare chiarezza: non perdono il reddito i disabili, gli over 60, chi ha figli minori a carico, chi ha condizioni di particolare fraglità. Strumentalmente viene detto altro. Smette di percepirlo chi ha tra 18 e 54 e non è disabile e non ha figli minori a carico”. E ancora: “A chi manifesta contro il reddito di cittadinanza dico che da luglio a settembre sono previste poco meno di un milione e mezzo di assunzioni. Solo 112mila persone occupabili perderanno il reddito. Il governo non intende tornare sui suoi passi, è nostro obiettivo passare dal reddito di cittadinanza al reddito di occupazione“.

SALARIO MINIMO. MELONI: RISCHIA DI ESSERE CONTROPRODUCENTE

Nel suo discorso poi, Meloni tocca un altro tema caldo: il salario minimo. “Nei prossimi giorni apriremo un confronto con le opposizioni per capire se ci sono i margini per presentare insieme una proposta seria sui salari bassi. Il tema ci sta a cuore”. “Perchè non abbiamo accolto la proposta sul salario minimo così come viene presentata? Se stabilissi per legge una cifra minima oraria di retribuzione per tutti, allora il salario minimo potrebbe rischiare di essere più basso del minimo contrattuale previsto. Il paradosso è che rischierebbe di diventare un parametro sostitutivo e non aggiuntivo peggiorando molto di più i salari rispetto a chi li migliora. Il titolo è accattivante ma il risultato rischia di essere controproducente”.

PNRR. MELONI: ITALIA AVRÀ RISORSE PREVISTE, CON BUONA PACE DI CHI CI ATTACCA

Per la premier “sul Pnrr le polemiche sono spesso strumentali, vengono fatte da chi per attaccare il governo è disposto a colpire l’Italia. L’Europa conferma che l’Italia alla fine dell’anno, tra terza e quarta rata, avrà tutte le risorse previste. L’Italia nel 2023 beneficerà complessivamente, come previsto, di 35 miliardi del PNRR. Quindi l’Europa conferma che l’Italia alla fine dell’anno avrà tutte le risorse previste con buona pace di chi sperava che il Governo perdesse queste risorse o parte di essa”.

DROGA. MELONI: 8XMILLE PER RECUPERO DA DIPENDENZE, È BELLA NORMA

“In Cdm abbiamo stabilito che nella quota dell’8×1000 che si può destinare allo Stato ci sarà una nuova finalità, quella del recupero dalle dipendenze, quindi droga, alcol e gioco d’azzardo. È una bella norma”, ha detto la premier.

MAFIA. MELONI: CON NORMA CDM EVITIAMO INCERTEZZA NEI PROCESSI

Da Giorgia Meloni anche un passaggio sui processi di mafia: “Col provvedimento approvato in Cdm dal governo vogliamo evitare ogni incertezza nei processi di mafia, impediamo che i processi aperti per mafia finiscano nel nulla. Il governo è determinato a sconfiggere il cancro della criminalità organizzata”.

INCENDI. MELONI: SEGNALE CONTRO PIROMANI, PENE ALZATE

In merito alla problematica degli incendi, per Meloni “sono oltre 53mila gli ettari di territorio bruciati a luglio per lo più da piromani, abbiamo deciso di dare un segnale. Contro gli incendi abbiamo alzato le pene minime rendendole affittive e aumentando le pene per il piromane che dovrebbe proteggere quei beni che invece vengono distrutti dalle fiamme”.

SANITÀ. MELONI: FIERA DI OK CAMERA A LEGGE SU OBLIO ONCOLOGICO

“Sono fiera che la Camera abbia licenziato la legge sull’oblio oncologico, a cui tengo molto. Seguiamo con attenzione l’evolversi dell’iter parlamentare di questa battaglia di civiltà. Confido che in tempi brevi anche il Senato la trasformerà in legge definitiva”, ha spiegato Meloni.

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