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Provincia di Trento: spray anti orso assegnato al Corpo forestale

AttualitàProvincia di Trento: spray anti orso assegnato al Corpo forestale

Fugatti ha firmato decreto. Zanelli: ora estenderlo alla popolazione

Milano, 9 ago. (askanews) – Strumento di autodifesa e di dissuasione, lo spray anti orso entra ufficialmente a far parte dell’equipaggiamento del Corpo forestale trentino. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti ha firmato un apposito decreto, dopo aver acquisito i pareri favorevoli del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica e del ministero della Salute.

“L’ultimo atteso via libera del Governo è arrivato questa mattina e subito ho proceduto alla firma del documento” ha detto Fugatti, aggiungendo che “contestualmente, il Corpo può ora acquistare le bombolette che saranno assegnate al personale che opera nelle aree geografiche interessate dalla presenza dell’orso e sarà utile anche per allontanare gli esemplari confidenti”. La Giunta dovrà ora approvare un regolamento che disciplini l’uso del “bear spray”, secondo quanto previsto dalla normativa statale.

“L’obiettivo è ora di estendere l’utilizzo di questo strumento anche al resto della popolazione, esattamente come avviene in altri Paesi” ha dichiarato l’assessora provinciale alle Foreste, Giulia Zanotelli, evidenzia come questo rappresenti un primo passo importante: “Lo spray può infatti essere molto utile in caso di incontri ravvicinati, come quelli accaduti recentemente nelle Giudicarie, pur non rappresentando la soluzione definitiva a garanzia della sicurezza delle persone” ha spiegato, sottolineando che “la nostra volontà di procedere in questa direzione si basa tuttavia su dati scientifici e non su sensibilità personali”.

In una nota la Provincia di Trento spiega che “lo spray ha la capacità di produrre ripetuti getti potenti, prolungati e che escano dall’erogatore in una nube a cono, in grado di investire con pochi margini d’errore un orso che manifesti comportamenti aggressivi o eccessivamente confidenti a distanza ravvicinata”. Questo strumento, “che ha l’aspetto di una bomboletta che deve essere dotata di occhiello-impugnatura e di sicura, nebulizza un principio attivo irritante e naturale a base di capsaicina non impiegabile sull’uomo”. La sua efficacia “è garantita da specifiche caratteristiche riportate nel decreto del presidente (contenuto minimo di 225 grammi di prodotto e principio attivo dell’1-2%) e da un’adeguata formazione, che è già stata avviata anche grazie alla collaborazione del docente universitario americano Tom Smith, uno dei massimi esperti mondiali. Le statistiche dimostrano l’efficacia dello spray nel 97% dei casi”.

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