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Pnrr, Panetta: nel Mezzogiorno rapidità progetti non mini efficacia

AttualitàPnrr, Panetta: nel Mezzogiorno rapidità progetti non mini efficacia

In caso di conflitto si può pensare di chiedere allungamenti tempi
Roma, 19 set. (askanews) – Nel Mezzogiorno progetti e Pnrr vanno portati avanti “non tanto ‘per farli, per spendere i soldi’ ma se servono a rafforzare e potenziare le capacità produttive dell’economia”. Lo ha affermato il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta che nel suo intervento all’evento organizzato oggi a Catania dall’istituzione di via Nazionale – alla 17esima tappa dell’iniziativa “In viaggio con la Banca d’Italia – ha anche avvertito che se dovessero crearsi “conflitti” tra efficacia e rapidità di esecuzione su un progetto, per le Regioni del Mezzogiorno si può pensare alla possibilità di “concordare un allungamento dei tempi di realizzazione”.
Secondo Panetta “l’accumulazione di capitale nel Mezzogiorno sta ora beneficiando dell’attuazione del Pnrr, dell’utilizzo dei fondi strutturali e della ripresa degli investimenti delle Amministrazioni locali. Nell’ambito del Pnrr è stato opportunamente fissato l’obiettivo di destinare il 40 per cento delle risorse al Sud”.
“È essenziale realizzare i progetti speditamente, per stimolare l’economia meridionale in una fase di debolezza del ciclo internazionale. Ma non al costo di pregiudicarne l’efficacia – ha avvertito il governatore -. Qualora a causa dell’ingente ammontare degli investimenti insorgesse un conflitto tra i due obiettivi (efficacia e rapidità) sarebbe preferibile salvaguardare il primo e valutare la possibilità di concordare, per queste regioni, un allungamento dei tempi di realizzazione dei progetti”, ha detto.
“La mia interpretazione, la mia visione – ha poi spiegato a braccio – è che i progetti vanno fatti bene. Non dobbiamo farli per farli, ma (solo) se servono a rafforzare, potenziare la capacità produttiva. Allora sono utili. Se li facciamo per spendere i soldi ci illudiamo, vedremo una fiammata, magari in termini produttivi, e poi ricominceremo a fare i convegni per spiegare perché il Sud non cresce. E questo – ha concluso – non deve succedere”.

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