L’iniziativa, sostenuta attraverso il programma “Imprenditoria Femminile” finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con risorse del PNRR e gestito da Invitalia, è realizzata da Fondazione Emblema. Il percorso di accelerazione è stato presentato a Bari questa mattina e coinvolgerà 10 team, provenienti da 7 regioni
BARI – Supportare e incentivare le nuove imprese femminili che propongono innovazioni ad alto contenuto tecnologico.
È l’obiettivo di LiFE, il percorso di accelerazione rivolto alle startup innovative con una compagine composta almeno per il 50% da donne di qualunque età e nazionalità, che sviluppano o intendono sviluppare soluzioni applicabili nei settori Stem – Science, Technology, Engineering e Mathematics.
Secondo gli ultimi dati di Unioncamere, al 2023 sono 1 milione e 325mila le imprese femminili in Italia, il 22,2% del totale del sistema economico nazionale, ancora al di sotto della media europea (30%).
Il divario di genere nel mondo delle imprese si evidenzia anche per il tasso di sopravvivenza a 5 anni che per le imprese femminili è più basso di quello delle imprese maschili (72,1% contro 77%). Inoltre, le imprese femminili hanno più difficoltà nel reperire investimenti e finanziatori, perché ancora culturalmente percepite come più rischiose.
Il 2023 ha fatto invece registrare un sensibile aumento di imprese femminili in attività professionali, scientifiche e tecniche, che passano dal 19,7% del 2022 al 20% nel 2023 (dato che emerge dal rapporto tra imprese femminili e totale delle imprese).
Con l’obiettivo di stimolare e rafforzare l’imprenditorialità innovativa femminile legata a specializzazioni nelle aree Stem, Fondazione Emblema – l’impresa educativa che punta a supportare i giovani nell’inserimento professionale anche attraverso la creazione di startup – ha lanciato, in partnership con Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, il programma LiFE, realizzato nell’ambito di “Imprenditoria Femminile”, il programma gestito da Invitalia e finanziato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy con fondi PNRR.
LiFE è stato presentato questa mattina al BaLab dell’Università degli Studi di Bari e punta a diventare un laboratorio permanente sull’imprenditoria femminile, con molte attività che vanno oltre il percorso di accelerazione.
Nelle scorse settimane sono state selezionate 10 startup provenienti da 7 regioni che parteciperanno a un percorso di accelerazione con attività mirate a validare e sviluppare il modello di business, a rafforzare le competenze manageriali delle imprenditrici, a sviluppare il fatturato, a identificare partnership, a generare contatti, opportunità e relazioni industriali, commerciali o finanziarie.
“I dati sull’imprenditoria femminile in Italia definiscono un gap importante in termini quantitativi, qualitativi e di sopravvivenza”, spiega Tommaso Aiello, presidente della Fondazione Emblema.
“Per questo, il progetto LiFE si propone di accompagnare 10 startup a prevalenza femminile nella loro crescita e nei primi passi sul mercato, con la speranza – aggiunge – che possano rappresentare dei modelli di riferimento per tante giovani donne, soprattutto per quelle che si sono specializzate in percorsi tecnico-scientifici”.
In programma webinar di approfondimento, incontri con imprese e investitori e un Demo day che si terrà all’interno della Borsa della Ricerca, in programma a Catania dal 21 al 23 ottobre.
“Il percorso di accelerazione LIFE risponde in maniera mirata alla necessità di ridurre il divario di genere nei settori più innovativi e tecnologici del nostro Paese ed è per questo che rientra tra gli interventi previsti dal programma “Imprenditoria Femminile”, che ha l’obiettivo più ampio di rafforzare il livello di partecipazione delle donne al mercato del lavoro – dice Luigi Gallo, responsabile incentivi e innovazione di Invitalia.
Con il programma puntiamo a sviluppare l’attitudine imprenditoriale, a rafforzare le competenze delle future imprenditrici e a promuovere i valori e le carriere Stem tra le donne, superando un ostacolo alla crescita economica del Paese e un limite alla realizzazione personale di molte donne.
Vogliamo contribuire a far nascere una nuova classe di donne manager o imprenditrici che sappiano creare imprese più sostenibili, innovative e competitive”.
A conclusione del percorso, una Commissione – composta da rappresentanti del MIMIT, di Invitalia e di Fondazione Emblema – valuterà i 3 migliori progetti per fattibilità e time to market che riceveranno un premio pari a 10.000 euro ciascuno.
Alla presentazione di LiFE a Bari, ha partecipato anche Manuela delli Carri, Ceo della startup Leb World, una giovane imprenditrice che ha raccontato la sua esperienza dopo avere partecipato, nei mesi scorsi, a un programma di accelerazione organizzato dalla Fondazione Emblema e che ha ricevuto un finanziamento grazie a Smart&Start Italia, l’incentivo di Invitalia che sostiene la nascita e la crescita delle startup innovative.
“Partecipare a un percorso di accelerazione – ha sottolineato delli Carri – è una grande occasione per accrescere le proprie competenze e capacità, spero che la mia esperienza possa essere un esempio per le startup che parteciperanno a questo progetto virtuoso”.
All’incontro hanno partecipato anche Grazia Paola Nicchia, prorettrice dell’Università di Bari e Giulia Zanotti, project manager di Invitalia.
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