Laurea honoris causa a Trieste
Trieste, 12 apr. (askanews) – “Questa nobile iniziativa è un ulteriore passo del processo di pacificazione di questo territorio. Un percorso iniziato anni addietro con l’ingresso della Slovenia nell’Unione europea e proseguito nel 2010 con il concerto dei tre Presidenti a Trieste e nel luglio del 2020 con la riconsegna del Narodni dom alla comunità slovena e con la stretta di mano, divenuta storica, dei Presidenti Mattarella e Pahor. È sotto gli occhi di tutti come, grazie alla volontà di alcune importanti personalità, sia cambiata la storia del confine orientale e della stessa Europa”. Questo in sintesi il concetto espresso dal governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, in occasione della visita del Presidente della Repubblica, giunto oggi a Trieste per ricevere, insieme all’ex Presidente della Slovenia Boris Pahor, la laurea honoris causa in Giurisprudenza.
Per il presidente del Friuli Venezia Giulia è importante che questa iniziativa sia stata fortemente voluta dall’Università degli studi di Trieste in occasione dei festeggiamenti per i suoi primi cento anni di vita. Questa è la casa di tanti giovani che spesso non conoscono quanto sia accaduto lungo il confine orientale, ragazze e ragazzi che non sanno quanto profonde fossero le divisioni e l’incapacità di dialogo tra le diverse comunità che da sempre vivono in questo territorio. Adesso Slovenia e Italia fanno parte dell’Unione europea e si dà tutto per scontato – ha aggiungo il governatore -. L’amicizia e le odierne proficue collaborazioni sono invece frutto di un lavoro costruito nel tempo che sta dando risultati significativi.
Secondo il governatore, come Nova Gorica Gorizia Capitale europea della cultura 2025 e come la candidatura congiunta Friuli Venezia Giulia-Slovenia-Austria per ospitare le Olimpiadi invernali successive al 2034, anche l’iniziativa odierna è un esempio per la costruzione di un’Europa che ci riempie di orgoglio. Un’Europa con un senso di comunità sempre più forte che sappia rappresentare al meglio gli interessi e i bisogni delle diverse popolazioni che la compongono. Il presidente ha rivolto infine un ringraziamento al magnifico rettore Roberto Di Lenarda per aver pensato a una giornata come questa. In questi anni ha saputo guidare l’Ateneo coltivandone i valori fondanti ma con uno sguardo rivolto al futuro, dimostrandosi sempre un interlocutore importante per l’Amministrazione regionale.
Nella motivazione per la laurea honoris causa in Giurisprudenza al Presidente della Repubblica e all’ex Presidente della Slovenia Borut Pahor si legge che le due alte cariche hanno saputo coraggiosamente ripudiare la prospettiva angusta dell’egoismo nazionalistico, per proseguire invece una politica di riconciliazione, retta sulla creazione e sul consolidamento di spazi e simboli dedicati alla memoria collettiva, quale fondamento di autentica pace tra i popoli.
“Due statisti che hanno interpretato l’amor di patria in una dimensione europea alta, così contribuendo a trasformare la frontiera adriatica, da territorio di aspro conflitto etnico e culturale, ad area di dialogo, di cooperazione e di amicizia, nella comune coscienza dei diritti umani e nella luce delle libertà democratiche”.