martedì, 18 Giugno , 24

L’indice Rt sale 0,91 e aumenta l’incidenza. Iss: “Il quadro torna a peggiorare”

BariL’indice Rt sale 0,91 e aumenta l’incidenza. Iss: “Il quadro torna a peggiorare”

ROMA – “Nel periodo compreso tra il 23 giugno e il 6 luglio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,91 (range 0,67- 1,32), in aumento rispetto alla settimana precedente (quando si attestava a 0,66) e sopra uno nel limite superiore”. È quanto emerge dalla bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia, curato dall’Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute.

“Aumenta l’incidenza settimanale a livello nazionale (14 per 100.000 abitanti (05/07/2021-11/07/2021) vs 9 per 100.000 abitanti (28/06/2021-04/07/2021)- prosegue il report-. L’incidenza è ancora sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio”. Secondo gli esperti, dunque, il quadro generale della trasmissione dell’infezione da SARS-CoV-2 “torna a peggiorare nel Paese con quasi tutte le Regioni/PPAA classificate a rischio epidemico moderato”. Prosegue infine la campagna vaccinale e l’incidenza è “attualmente ad un livello che potrebbe consentire il contenimento dei nuovi casi”.

IL TASSO DI OCCUPAZIONE DELLE TERAPIE INTENSIVE È AL 2%

“Nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 187 (06/07/2021) a 157 (13/07/2021). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale- prosegue il report- rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.271 (06/07/2021) a 1.128 (13/07/2021)”.

LA VARIANTE DELTA È IN AUMENTO IN ITALIA, È OPPORTUNO MANTENERE ALTA L’ATTENZIONE

“La circolazione della variante Delta è in aumento in Italia”. È quanto emerge dalla bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia. “Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della presenza di focolai causati dalla variante virale Delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”. La variante Delta, intanto, sta portando ad un “aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale- fanno sapere gli esperti- pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi”. È necessario raggiungere infine una “elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione, per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità”, conclude il monitoraggio.

19 REGIONI A RISCHIO MODERATO, BASSO PER PA TRENTO E VALLE AOSTA

“Sono 19 le Regioni/PPAA classificate a rischio moderato e due (PA Trento e Valle D’Aosta) a rischio basso secondo il DM del 30 aprile 2020. Tutte le Regioni/PPAA- si legge ancora nel report- riportano allerte di resilienza tranne due (PA Trento e Valle D’Aosta). Nessuna riporta molteplici allerte di resilienza.

AUMENTANO I CASI NON ASSOCIATI ALLE CATENE DI TRASMISSIONE

“Aumenta il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (2.408 vs 1.539 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (31% vs 32,6% la scorsa settimana). Aumenta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46,2% vs 40,3%). Infine, il 22,8% è stato diagnosticato attraverso attività di screening”.

MOLTE INFEZIONI SONO STATE CONTRATTE NELLA SECONDA METÀ DI GIUGNO

“Per i tempi che intercorrono tra l’esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione nella seconda metà di giugno”. È quanto emerge dalla bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia, curato dall’Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute.

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