Gli Usa avrebbero dato l’ok all’offensiva su Rafah per evitare rappresaglia contro Teheran
Roma, 18 apr. (askanews) – Il governo israeliano non avrebbe intenzione di lanciare una rappresaglia contro l’Iran prima della Pasqua ebraica: il nuovo scenario che promette un allentamento delle tensioni e l’apertura di una finestra per l’azione diplomatica è stato lanciato oggi dall’emittente americana Abc, che da Tel Aviv cita fonti statunitensi e israeliane. Il periodo di celebrazione del Pesach, la Pasqua ebraica, termina quest’anno il 30 aprile.
Sempre secondo Abc, dopo l’attacco iraniano di sabato scorso per due volte, di notte, il governo Netanyahu è stato sul punto di dare la luce verde per una rappresaglia, “ma i piani sono stati bloccati”.
Il ministro degli Esteri iraniano oggi a New York per una riunione del Consiglio di sicurezza ha affermato al suo arrivo negli Usa che Teheran ha inviato diversi “messaggi” agli Stati Uniti per rassicurarli che la repubblica islamica “non sta cercando di espandere le tensioni” in Medio Oriente con Israele.”Ciò che potrebbe aumentare le tensioni nella regione è il comportamento del regime sionista”, ha dichiarato Hossein Ami-Abdollahian.
A New York si incrociano diversi canali delle diplomazie al lavoro per tentare di disinnescare la crisi tra Israele e Iran.
Il Consiglio di Sicurezza discute oggi della “situazione in Medio Oriente, compresa la questione palestinese”. La votazione sul progetto di risoluzione dell’Algeria che raccomanda l’ammissione dello Stato di Palestina all’ONU era inizialmente prevista già per oggi ma sarebbe stata rinviata a domani, 19 aprile. Al di là della tempistica del voto, appare improbabile che la risoluzione venga adottata.
Oggi tramite media del Qatar si è diffusa la voce che gli Stati Uniti hanno dato il via libera all’offensiva israeliana su Rafah in cambio di una rinuncia del governo israeliano ad una ritorsione contro l’Iran. Lo sostiene il quotidiano al Araby al Jadeed, citando fonti egiziane e rialnciato dai media israeliani. Secondo le fonti, l’esercito egiziano nel Nord del Sinai è stato messo in massima allerta, lungo il confine di Gaza, in preparazione all’operazione dell’esercito israeliano.
Tuttavia proprio la catena di diffusione mediatica di questo scenario lascia adito a dubbi, in particolare la notizia iniziale era stata inserita in un pezzo senza richiamo nel titolo.