Per cavillo burocratico, a partire dal 2026
Roma, 11 apr. (askanews) – “Per un cavillo burocratico sono a rischio le esportazioni di Parmigiano Reggiano e Grana Padano in Giappone. Dal 2026 non si potrà infatti più confezionare a destinazione le forme a pezzi, così come previsto dall’accordo di paternariato con l’Unione europea per venire incontro alle esigenze delle imprese casearie italiane, non ancora pronte ad esportare in forma ridotta come richiesto dal mercato giapponese”. Così i senatori della Lega Elena Murelli e Gian Marco Centinaio, a seguito della risposta all’interrogazione indirizzata al ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
I formaggi sono tra i comparti in cui l’export è cresciuto di più nel 2023 proprio in Giappone, che resta il secondo Paese extra europeo per esportazioni casearie. “Abbiamo sollevato il problema attraverso un’interrogazione al ministro dell’Agricoltura, nella quale chiedevamo una proroga della deroga all’esportazione delle forme in formati piccoli, consentendo il tempo necessario per l’adeguamento degli impianti ai canoni del mercato locale”.
“Chiediamo al Mipaaf – spiegano in una nota – di intensificare l’interlocuzione che ci informa di aver avviato con la Commissione Ue, così come al Maeci, per giungere il prima possibile a una soluzione del problema, per salvaguardare gli investimenti già avviati dai produttori e garantire un futuro a un canale così importante per le esportazioni dei formaggi italiani”.