ROMA – Con un solo labiale “rubato” dalle tv Lazza è riuscito in un miracolo sportivo: riunificare per una sera i tifosi (soprattutto quelli social) di Napoli e Roma, per tanti anni gemellati e infine “nemici” con tanto di vittima collaterale (il povero Ciro Esposito, ucciso prima di una finale di Coppa Italia). E’ successo infatti che il rapper – notoriamente tifoso del Milan – inquadrato sugli spalti di San Siro mentre si godeva la sconfitta della sua squadra nel derby italiano d’Europa League, è stato beccato mentre si univa al coro che la curva intonava: “napoletani, voi siete napoletani”. Apriti internet.
Si sono offesi simultaneamente i tifosi del Napoli, convocati in contumacia ad una partita che non li riguardava affatto (ma in Italia l’ipocrisia impone di dire “discriminazione territoriale” per intendere “contro i napoletani”), e quelli della Roma per i quali evidentemente non c’è peggior affronto che essere accomunati a quelli lì, “i napoletani”. Mentre la logica celebra il suo lutto – “napoletani” è ufficiosamente inteso come un’offesa persino dagli stessi napoletani – tutti indistintamente si sono riversati su Instagram a costruire uno shitstorm da manuale contro il cantante milanista.
E’ una lettura a sua modo istruttiva, triviale, sicuramente divertente. Ma non inedita. Ci sono dei precedenti, infatti. L’anno scorso, durante un suo concerto a Napoli, Lazza battibeccò col (suo) pubblico che non gli perdonava d’essersi presentato sul palco con la maglia del Milan. Erano altri tempi, quelli: il Napoli si avviava a vincere lo scudetto ma era appena stato eliminato in Champions proprio dal Milan. La Roma? Non c’entrava nulla. Ma nessuno si sarebbe sognato di intonare “romanisti, voi siete romanisti”. Forse perché “romanista” è un’offesa solo in ambito locale, laziale. “Napoletano” è l’epiteto che unisce davvero l’Italia del tifo .
LAZZA: “NAPOLETANI, VI VOGLIO BENE”
Lazza ha infine risposto con una storia su Instagram, cercando di chiudere la polemica: “Cari cercatori del male, che sono un appassionato di calcio e che sono un tifoso del Milan non è un segreto, ma da qui a costruire un caso su un semplice coro sulla perdita di tempo per lo più senza nessuna parola offensiva c’è un abisso. Amare una squadra di calcio non potrà mai farmi odiare nessuna città del mio paese. E chi pensa il contrario mi sa ha il cervello un po’ troppo confuso. I napoletani sanno bene la stima e l’affetto che provo per loro e tra noi c’è sempre stato un rapporto di ironia calcistica sano per il semplice fatto che come me amano la squadra della propria città. Detto questo io faccio musica non dimentichiamolo mai. Concludo rispondendo a tutti i miei amici napoletani che da ieri mi stanno prendendo per il culo per il risultato…ebbene sì sto ancora rosicando hahaha vi voglio bene”.
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