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In Regno Unito attivo il primo centro d’accoglienza per migranti galleggiante

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La chiatta “Bibby Stockholm” da 500 posti è ancora nel porto di Portland

Portland, 7 ago. (askanews) – Un primo gruppo di richiedenti asilo, in Regno Unito, è stato imbarcato sulla “Bibby Stockholm”, un vero e proprio centro d’accoglienza per migranti galleggiante; di fatto una gigantesca chiatta, ormeggiata a Portland, nel sud-ovest dell’Inghilterra che rappresenta uno dei progetti più controversi del governo britannico, diventato un simbolo della lotta contro l’immigrazione.Il premier conservatore Rishi Sunak ha posto tra le priorità della sua azione di governo la necessità di “fermare le navi” che attraversano illegalmente la Manica e sta moltiplicando le azioni di contrasto all’immigrazione clandestina. Una di queste, consiste proprio nel confinarli, di fatto, su queste chiatte ormeggiate per risparmiare sull’accoglienza e scoraggiare i potenziali richiedenti asilo.La “Bibby Stockholm”, lunga 93 metri e larga 27, è ormeggiata nel porto di Portland. Al suo interno sono presenti 222 cabine che dovrebbero poter accogliere fino a 500 migranti.Dopo un dibattito durato diversi giorni, con opinioni contrastanti degli stessi cittadini britannici, pro e contro l’iniziativa, lunedì 7 agosto gli operatori dell’agenzia Afp hanno ripreso i primi ospiti salire a bordo con borse voluminose.I primi migranti sarebbero arrivati già la settimana precedente ma per farli imbarcare si è atteso il via libera dei vigili del fuoco con il nulla osta di sicurezza .A Portland, il progetto ha creato polemiche e suscitato l’ira dei residenti; alcuni considerano la chiatta una vera e propria “prigione galleggiante”, altri temono per la propria sicurezza anche se le autorità negano che i richiedenti asilo possano entrare e uscire a loro piacimento.

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