di Alessio Pisanò
BRUXELLES – Il nome del noto trafficante di droga colombiano Pablo Escobar “non può essere registrato come marchio dell’Unione Europea” perché “il pubblico assocerebbe questo nome al traffico di droga e al narcoterrorismo”. È quanto stabilito da una sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea dopo il ricorso della società Escobar Inc intentato per il rifiuto dell’Ufficio dell’Unione per la proprietà intellettuale (Euipo) di registrare il segno denominativo Pablo Escobar come marchio dell’Ue. La registrazione da parte della società con sede a Puerto Rico (Stati Uniti) presentata nel 2021 era finalizzata alla commercializzazione di una vasta gamma di prodotti e servizi nel mercato europeo. L’Euipo ha opposto un rifiuto, con la motivazione che il marchio era contrario all’ordine pubblico e al buoncostume, e la società Escobar ha impugnato tale decisione rivolgendosi alla Corte di giustizia dell’Unione Europea, che ha confermato il divieto. L’Euipo si era basato soprattutto sulla percezione del pubblico della Spagna, Paese dove Escobar è particolarmente noto a causa delle relazioni con la Colombia.
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