Maggioranza spaccata a Strasburgo. Meloni mercoledì a Tunisi
Roma, 10 apr. (askanews) – Un giudizio complessivamente positivo da parte del governo, una stroncatura completa da parte della Lega. Il nuovo Patto Ue sull’immigrazione e l’asilo, approvato oggi a Strasburgo, spacca il centrodestra.
Giorgia Meloni, oggi al lavoro a Palazzo Chigi, al momento non commenta l’intesa raggiunta, con gli europarlamentari Fdi che hanno votato a favore della maggior parte dei punti del pacchetto. La linea “ufficiale” del governo è quindi affidata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Dopo anni di stallo sulla politica migratoria – per il titolare del Viminale – il regolamento di Dublino è stato finalmente superato. Grazie alla nostra capacità di negoziazione, siamo riusciti in un anno e mezzo a riportare al centro dell’agenda europea la politica migratoria e abbiamo trovato insieme agli altri paesi membri dell’Ue il miglior compromesso possibile, che tiene conto in ogni caso delle prioritarie esigenze dell’Italia. Il nuovo Patto, infatti, garantirà frontiere esterne più sicure, procedure rapide ed efficienti per l’asilo, espulsioni più veloci, una maggiore solidarietà nei confronti dei paesi di primo ingresso”.
Positivo il giudizio di Forza Italia con Antonio Tajani che parla di un “passo importante” in cui hanno avuto un ruolo fondamentale l’Italia e il Ppe.
Di avviso completamente diverso è la Lega, che a Strasburgo ha votato no alla maggioranza dei punti del pacchetto. “Una proposta deludente – afferma il Carroccio in una nota – che non risolve in alcun modo il problema dei flussi illegali e clandestini lasciando sola l’Italia, ancora una volta. La Lega ha votato contro” dopo “aver proposto soluzioni di buonsenso per fermare le partenze e cooperare con i Paesi d’origine, tutte non prese in considerazione da un parlamento che è evidentemente lontano dagli interessi e dalle richieste di sicurezza dei cittadini europei”.
In tema di migranti, mercoledì prossimo Meloni e Piantedosi voleranno in Tunisia. Una visita ‘lampo’ di mattina, prima di andare a Bruxelles per il Consiglio europeo straordinario. Una missione che servirà – tra l’altro – per fare un punto sull’attuazione del Memorandum d’Intesa siglato dall’Ue lo scorso 16 luglio, quando a Tunisi erano arrivati la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, la stessa Meloni e il primo ministro olandese Mark Rutte.
Afe