Nella Venezia fine ‘700, con Veronica Lucchesi, Paolo Rossi ed Elio
Roma, 11 apr. (askanews) – È ambientato in un istituto femminile nella Venezia di fine ‘700 “Gloria!”, esordio alla regia della cantautrice e attrice Margherita Vicario, che dopo la Berlinale arriva nelle sale da giovedì 11 aprile. Non fatevi ingannare dai costumi ottocenteschi, il film è una ribellione musicale leggera e moderna: “A Berlino è stato accolto benissimo il film forse perché parla di un’Italia che molti hanno negli occhi, di un’italia barocco-settecentesca, però dall’altro lato è anche molto moderna, c’è molto del contemporaneo”, spiega Vicario. Teresa, “la muta”, l’orfana sguattera dall’orecchio assoluto, che ha il volto di Galatea Bellugi, si unisce a un gruppetto di straordinarie musiciste – ovvero Veronica Lucchesi (La Rappresentante di Lista nei panni di Bettina), Carlotta Gamba (Lucia), Maria Vittoria Dallasta (Marietta) e Sala Mafodda (Prudenza). “Ispirata da queste ragazze, con questa sorellanza, lei crede in questa sorellanza fin dall’inizio, chr le permette anche di andare avanti”, sottolinea Bellugi.Lucia, alias Carlotta Gamba, è la primo violino del Sant’Ignazio, ruolo ispirato a una talentuosa compositrice cresciuta in un orfanotrofio veneziano: “Maddalena Laura Lombardini Sirmen è arrivata fino ai giorni nostri, pochissime sue pubblicazioni, ma è arrivata solo perché il suo maestro la diede in sposa a un compositore”, rivela Vicario. “É stato un lavoro molto difficile, perché sono degli strumenti molto difficili di perfezione, e poi eravamo accompagnati da un’orchestra, siamo state avvolte”, racconta Lucia-Carlotta Gamba.É al suo debutto da attrice invece Veronica Lucchesi, alias la Rappresentante di Lista: “Per me quest’esordio è stato necessario, un progetto a cui ho aderito da subito, mi sono ritrovata molto nello sguardo di Margherita. Questo personaggio ha molte affinità con la mia personalità”, aggiunge Bettina-Veronica Lucchesi.Nel cast anche Paolo Rossi, nei panni del Maestro di Cappella, l’arido e dispotico Perlina, ed Elio: “Poi questo non è un Vivaldi è un sotto Vivaldi, tra l’altro anche in crisi creativa. É messo malissimo e non c’è niente di più bello che interpretare uno messo malissimo, che è anche un po’ str***… Si può dire, no?”, dice Rossi. “Se è un film femminista è di un femminismo molto garbato, molto lucido e anche molto efficace”, commenta Elio. Scritto da Anita Rivaroli e Margherita Vicario, fotografia di Gianluca Palma, musiche originali Margherita Vicario e Dade,,”Gloria!”, dall’11 aprile distribuito da 01 Distribution in 264 sale.