ROMA – Elezioni al cardiopalma. E pure ansiogene, se non proprio angoscianti. Lo conferma un sondaggio del Wall Street Journal: l’87 per cento degli americani, calcola il giornale, ritiene che in caso di sconfitta del “proprio” candidato alla Casa Bianca gli Stati Uniti riporteranno “danni permanenti”.
“L’angoscia è diffusa lungo tutto lo spettro politico” annota il Wall Street Journal, presentando la rilevazione. In ansia sarebbero sia i sostenitori dell’ex presidente Donald Trump, candidato per i repubblicani, che quelli di Kamala Harris, vicepresidente uscente, volto dei democratici. A raccontarlo è la “senior political correspondent” Molly Ball. Il titolo dell’articolo? ‘Per le elezioni l’America rischia un attacco di panico’.
Dal sondaggio vien fuori che il 57 per cento dei supporter di Harris dice che si sentirebbe “spaventato” nel caso di vittoria di Trump. Stesse previsioni e timori analoghi per i sostenitori del candidato repubblicano, che in un caso su due dichiarano che avrebbero paura in caso di successo di Harris.
A quattro anni dall’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021, l’ansia sarebbe legata alla possibilità di violenze. Più della metà degli intervistati le ritiene infatti probabili, che vinca l’una o l’altro. Ma non è solo questo: il 53 per cento degli americani riterrebbe inevitabile l’aggravarsi delle divisioni negli (ex) Stati Uniti, indipendentemente da chi la spunterà il 5 novembre.
LEGGI ANCHE: La sfida di Trump al Madison Square Garden: “Kamala, you are fired!”
Chi sarà il nuovo presidente? Provano a non sbilanciarsi i guru dei sondaggi, come Nate Silver, celebre per l’infallibilità dimostrata finora. A una domanda dei giornalisti ha detto di non poter prevedere il risultato, salvo aggiungere: “L’istinto dice Donald Trump”. Proprio oggi il Wall Street Journal ha pubblicato un nuovo sondaggio sulle intenzioni di voto: l’ex presidente avrebbe due punti percentuali di vantaggio su Harris. Brividi.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo https://www.dire.it