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Due arresti a Brescia per la diffusione di contenuti jihadisti

AttualitàDue arresti a Brescia per la diffusione di contenuti jihadisti

In carcere pakistano e naturalizzato italiano di origine pakistana

Roma, 4 dic. (askanews) – Operazione antiterrorismo della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura di Brescia: arrestati un pakistano e un naturalizzato italiano di origine pakistana.

L’operazione è condotta dalla Digos di Brescia e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.

L’attività investigativa – che ha portato all’emissione delle 2 ordinanze di custodia cautelare in carcere – ha avuto inizio nell’ottobre 2022 quando, sulla base di evidenze d’intelligence e di elementi acquisiti nel corso del monitoraggio del web, gli investigatori hanno avviato mirati approfondimenti nei confronti dei due indagati.

Secondo gli inquirenti, i due si sono evidenziati per la diffusione di contenuti jihadisti con finalità di proselitismo, riconducibili alle organizzazioni terroristiche Jihad Islamica Palestinese, Stato Islamico e Al-Qaeda. Sulla base di acquisizioni di intelligence, gli investigatori hanno avviato mirati approfondimenti nei confronti dei due indagati, in contatto tra loro, evidenziatisi per la comune presenza su diversi social e su taluni network virtuali giovanili manifestanti interesse per tematiche jihadiste.

Secondo le evidenze investigative, i due giovani si sarebbero costantemente impegnati nel creare, condividere ed esaltare sul web contenuti apologetici riguardanti Al-Qaeda, l’IS e la Jihad Islamica Palestinese e la pratica del martirio; i contenuti postati, peraltro, oltre a caratterizzarsi per la radicalità di matrice confessionale antisciita, si sono progressivamente connotati per una peculiare forma di radicalizzazione che coniuga la matrice religiosa con un profondo sentimento antisemita ed omofobo.

Significativa, secondo gli inquirenti, la diffusione di messaggi d’odio rivolti contro il mondo occidentale, gli ebrei e le comunità LGBT, per i quali si è ricorso anche ad iconografie, immagini caricaturali stilizzate e meme di matrice suprematista e neonazista, tese ad esaltare la figura di Hitler, delle SS e di terroristi di estrema destra italiani.

Le investigazioni hanno consentito di individuare altri due soggetti collegati ai giovani internauti, che condividono con i predetti l’interesse per tematiche jihadiste; uno dei due, in particolare, ha postato sul web numerosi contenuti connotati da profondo sentimento antisemita ed omofobo.

Gli arrestati, dopo i tragici fatti del 7 ottobre scorso, hanno palesato la propria vicinanza ed il proprio plauso nei confronti delle azioni violente del braccio armato di Hamas, pubblicando contenuti che inneggiano al martirio come estrema forma di lotta ed esaltano le attività del gruppo terroristico Jihad Islamica Palestinese e della formazioe terroristica Al-Qassam – braccio armato di Hamas.

Il riscontrato massivo utilizzo di internet nella perpetrazione delle condotte, tra l’altro, risulta perfettamente in linea rispetto ai canoni operativi delle formazioni terroristiche, che da tempo utilizzano il web come strumento “di elezione” per la macchina della propaganda, consentendo di raggiungere una pluralità di soggetti spesso molto giovani e facilmente plagiabili.

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