ROMA – È arrivato il momento di dire basta ai concerti al Circo Massimo? Nelle ultime settimane lo storico monumento romano è stato protagonista delle esibizioni di Guns n’ Roses, Imagine Dragons e, soprattutto, Travis Scott. Quest’ultimo ha convinto molti romani che fosse in corso un terremoto, tanto il suolo ha vibrato sotto le scarpe delle decine di migliaia di persone che erano accorse ad ascoltarlo. Una situazione che ha spazientito la direttrice del Parco Archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, e svela tensioni con il Campidoglio.
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RUSSO: “I CONCERTI ROCK ANDREBBERO TENUTI NEGLI STADI”
Il Circo Massimo, che è di proprietà del Comune, “è un monumento. Non è uno stadio, né una sala concerti. Questi mega-concerti rock lo mettono a rischio, come a rischio in prospettiva è anche il Palatino che è lì accanto”, spiega Russo, intervistata da ‘la Repubblica’.
“L’auspicio è che Roma Capitale valorizzi adeguatamente il Circo Massimo. Andrebbe finalmente riqualificato affinché venga pienamente compresa la sua storia e la sua funzione nella Roma antica così come nei periodi successivi. Gli eventi musicali a mio avviso si possono realizzare ma ben selezionati, come l’Opera e i balletti. I concerti rock andrebbero tenuti negli stadi anche per non mettere a repentaglio la pubblica incolumità“.
Il Circo Massimo, insiste Russo, “non è un luogo congruo per questo genere di concerti“. “In genere il Comune chiede il via libera alla Soprintendenza capitolina, e anche noi diamo un parere. Io avevo dato una serie di prescrizioni, ne ho parlato anche con il sindaco Gualtieri. Ma evidentemente non l’ho convinto. Senza contare che questo concerto di Travis Scott è uscito fuori all’ultimo, solo pochi giorni fa”.
ONORATO: “TRAVIS SCOTT: ZERO INCIDENTI, ZERO FERITI, SUCCESSO DI CUI PARLA TUTTO IL MONDO”
Dal Campidoglio arriva la replica dell’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato, che, sempre dalle pagine di ‘la Repubblica’, non le manda a dire. “L’unico incidente del concerto di Travis Scott c’è stato dentro il sito archeologico del Colosseo, dove un ragazzo si è introdotto nell’area e si è arrampicato per vedere da lontano il concerto. La sovrintendente Russo dovrebbe controllare meglio il sito che gestisce, come dovrebbe evitare il bagarinaggio online dei biglietti del Colosseo che arrivano triplicati ai turisti ma quella è un’altra vicenda ancora- punge Onorato-. Ma soprattutto dovremmo ricordare che loro avevano dato parere favorevole al concerto con la prescrizione che il pubblico non avrebbe dovuto saltare”. Il concerto di Travis Scott “è stato un grande successo, tutto il mondo ne parla. Zero incidenti, zero feriti e 60.000 ragazzi di vent’anni che dovrebbero incominciare a essere più capiti che demonizzati da chi mentre mangiava il gelato sul terrazzo si è sentito infastidito dalla loro gioia durata 72 minuti”.
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