Italia seconda solo alla Francia. 1 auto su 10 è una Panda
Milano, 17 apr. (askanews) – Il 2023 ha registrato una nuova crescita dei furti di veicoli in Italia: +7% a 131.679 unità. Dal 2013 ad oggi sono stati rubati 1 milione e 550mila veicoli: solo 609mila sono stati ritrovati, mentre di quasi 940mila si sono perse le tracce, instradati su mercati esteri o cannibalizzati e utilizzati per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio. In aumento del 2% a 31.856 unità il furto di motoveicoli. Emerge dal “Dossier sui Furti di veicoli 2024”, elaborato da LoJack Italia, società del Gruppo CalAmp.
A livello europeo il nostro Paese è secondo alla sola Francia, dove però i furti sono in deciso calo. In tutti gli altri stati membri dell’Ue si rubano meno di 40mila veicoli l’anno. E intanto la minaccia degli hacker si fa strada e vede sempre più veicoli colpiti da attacchi che ne mettono a rischio la sicurezza e la privacy del conducente.
La classifica dei modelli di vetture più rubate riserva poche sorprese rispetto allo scorso anno, con quelli del gruppo Stellantis che presidiano le posizioni di vertice. In testa la Fiat Panda con 12.571 sottrazioni (1 autoveicolo rubato su 10 è una Panda), seguita dalla Fiat 500 (5.889), dalla Fiat Punto (4.604) e dalla Lancia Ypsilon (4.472), dalla Fiat 500 L (2.637) e dalla Alfa Romeo Giulietta (2.075). Le ultime quattro posizioni sono occupate dalla Smart Fortwo (1.976), dalla Citroen C3 (1.741), dalla Volkswagen Golf (1.465) e dalla Renault Clio (1.365). Oltre la metà dei furti di auto, il 54%, riguarda questi modelli. Le tre vetture che più difficilmente vengono ritrovate sono, nell’ordine, Golf (la si recupera solo nel 35% dei casi), C3 (36%) e Fortwo (37%).
Nella categoria Suv/Crossover, i più ambiti sono la Fiat 500X (1.997 unità sottratte nel 2023, il 10% del totale SUV), seguito dalla Jeep Renegade (1.653), dalla Peugeot 3008 (778), Jeep Compass (713) e dalla Renault Captur (663).
A livello di regioni, 8 furti su 10 sono concentrati nelle consuete cinque a bollino rosso: Campania, Lazio, Puglia, Sicilia e Lombardia.
“I dati relativi al 2023 e ai primi mesi dell’anno in corso certificano e consolidano i segnali registrati negli scorsi anni di recrudescenza del business criminale dei furti di auto”, ha osservato Maurizio Iperti, presidente Emea LoJack, “Un fenomeno che in alcune aree del nostro Paese assume contorni decisamente allarmanti. Solo un intervento rapido ed efficace può ridurre le possibilità che del veicolo si perdano le tracce per sempre. Grazie alla nostra tecnologia e a un team di esperti che supporta sul campo le Forze dell’Ordine nella ricerca, oggi possiamo contare su percentuali di recupero doppie rispetto a quelle del mercato”.