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ANIA: il “Patto per un’Italia protetta” tra Stato e mercato assicurativo

NewsANIA: il “Patto per un’Italia protetta” tra Stato e mercato assicurativo

Gli investimenti del settore nel 2024 ammontano a oltre 1.000 miliardi di euro

Il settore delle assicurazioni conta più di 300mila lavoratori, inclusi quelli dell’indotto. La quantità di persone occupate è rimasta costante anche nei periodi più difficili, con una percentuale maggiore di contratti a tempo indeterminato rispetto agli altri ambiti economici. Questo è stato sottolineato da Giovanni Liverani, presidente dell’ANIA, durante il suo intervento all’assemblea annuale.

Nel campo della protezione dai rischi, nel 2024 le compagnie assicurative hanno effettuato risarcimenti per incidenti, incendi e altri eventi sfavorevoli per un totale di 27 miliardi di euro, a cui si aggiungono 15 miliardi per polizze vita in caso di decesso o invalidità dell’assicurato.

Gli investimenti del settore superano i 1.000 miliardi di euro, una cifra che rappresenta quasi la metà del prodotto interno lordo, di cui 245 miliardi sono stati investiti in titoli di stato italiani.

Nel corso dello scorso anno, la raccolta di premi ha oltrepassato i 150 miliardi di euro, con una crescita di oltre il 16%.

Nel settore vita, i premi totali si sono avvicinati ai 110 miliardi e le riserve hanno raggiunto oltre 800 miliardi, equivalenti a quasi il 13% del totale delle attività finanziarie delle famiglie italiane.

Nel segmento danni, i premi raccolti hanno toccato un valore record di 41 mld di euro. Alla conclusione del 2024 operavano nel nostro Paese 89 compagnie assicurative sotto la supervisione di Ivass.

“A queste si sommano altre 92 società situate in un Paese dello Spazio Economico Europeo che operano in regime di stabilimento e circa 900 compagnie in regime di libera prestazione di servizi, che dunque possono esercitare anche in Italia direttamente dal Paese di origine”, ha osservato Liverani.

Giovanni Lombardi Stronati

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