ROMA – Il calcio, una passione talmente forte da indurlo a violare la privacy di grandi nomi dello sport: da Francesco Totti a Diego Armando Maradona.
Spuntano altri personaggi illustri dall’elenco di persone spiate dal dipendente licenziato da Intesa San Paolo e al centro dell’inchiesta della Procura di Bari.
Ci sarebbe il tifo per la Juventus tra le ragioni che l’hanno spinto a frugare nei conti correnti di Andrea Agnelli, all’epoca dei fatti numero uno del club bianconero.
“Le ricerche su Maradona- scrive il Corriere della Sera – risalgono invece a marzo 2023, a due anni e mezzo dalla morte, nello stesso periodo in cui i giornali parlavano di una battaglia sull’eredità tra i suoi figli”.
La magistratura è al lavoro per capire se c’è una regia dietro queste violazioni, se si tratta di un’operazione solitaria o si nascondono complici.
I carabinieri hanno sequestrato all’ex bancario telefoni, pc, tablet e periferiche usb. Gli investigatori sono alla ricerca di qualsiasi collegamento. “Anche perché Coviello – scrive ancora il Corsera – ha riservato una curiosità particolare nei confronti di alti ufficiali delle forze dell’ordine, soprattutto di carabinieri e finanza. Sul punto, gli inquirenti sono a lavoro per capire se esistono eventuali collegamenti con il ruolo ricoperto dal fratello Graziano, comandante della stazione carabinieri di Modugno”.
Tra i conti correnti spiati, quelli di Crosetto, Fitto, Salvini, Santanchè, La Russa, Silvio Berlusconi, Draghi, Renzi, Letta, D’Alema e Amato.
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