REGGIO EMILIA – Croci celtiche e simboli nazisti sulla baracchina in cui l’ex partigiano reggiano Piero Canovi (oggi scomparso) aveva aperto dopo la guerra un’officina di biciclette. È successo questa notte a Reggio Emilia nei pressi del ponte di San Pellegrino.
“Un atto molto grave, vigliacco e vergognoso che condanniamo con fermezza”, dice il sindaco Luca Vecchi, spiegando che la baracchina “è diventata uno dei simboli della lotta antifascista della città un luogo di storia e memoria”. Ma, assicura il primo cittadino, “puliremo queste scritte e la baracchina di Piero tornerà più bella di prima, perché l’odio, l’intolleranza e l’incitamento al nazifascismo non saranno mai di casa a Reggio Emilia”.
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